PERCHE’ IL COMUNE DELL’AQUILA NON PAGA LE AUTO DISTRUTTE DAL TERREMOTO?

L’Aquila, 19 giugno 2012  – Da una nostra lettrice, riceviamo e pubblichiamo. Finita la campagna elettorale, è bene che alle parole e chiacchiere seguano fatti rapidi e concreti. I cittadini attendono risposte dal Comune, e non le solite beghe da bar dello sport, cui siamo stati abituati negli ultimi anni…

– LA LETTERA

Si rinnovano in questi giorni angosce e sofferenze vissute solo pochi anni fa, sentimenti che ci accomunano alle popolazioni oggi colpite dal sisma cui va il nostro affetto e la nostra solidarietà.
A distanza di circa 3 anni dal terremoto dell’Aquila oltre ad avere la mia casa distrutta ubicata nel centro storico nelle vicinanze di San Pietro e precisamente in Via degli Albanesi n.13 a L’Aquila ho perso anche la mia macchina, che si trovava al momento del sisma adiacente la mia abitazione, parcheggiata con regolare permesso di transito e sosta rilasciato dal Comune dell’Aquila e rimasta schiacciata la notte del sisma dalla caduta dei massi di pietra formanti il tetto della casa di fronte.

A tutt’oggi al pari di altre persone siamo in attesa del rimborso da parte del Comune. L’ordinanza n. 3789 del 2009 può essere corretta.
Bisogna considerare tutte le fattispecie. Gli abitanti transitavano e sostavano la propria auto nel Centro Storico perché erano autorizzati a farlo dal Comune e pagavano questa autorizzazione. Ora devono essere parimenti risarciti, nello spirito di equità e giustizia. Tale concetto non può essere mortificato da una mera interpretazione (peraltro errata) di poche righe scritte sull’urgenza di eventi e priorità ben più rilevanti.

Anche le persone ora discriminate hanno dovuto fronteggiare le difficoltà del dopo terremoto, i continui spostamenti dalla costa e dagli altri luoghi di riparo, senza poter contare su quella stessa macchina distrutta dalle macerie “impertinenti”. Tutti noi abbiamo fatto uno sforzo nelle difficoltà. Tutti abbiamo ringraziato quanti portavano consolazione e soccorso. Ora chiediamo solo il buon senso.

Il Comune dell’Aquila consentendoci il parcheggio a pagamento delle autovetture adiacente la casa, ha ritenuto che fossero al sicuro. La predetta ordinanza doveva tener conto che il centro storico dell”Aquila (città medioevale) non è composto da villette con annesso – garage – ma da case adiacenti, sia a destra che a sinistra, separate da strette viuzze nelle quali è impossibile fare manovre per sistemare le macchine (ove esistano i locali idonei !!).

Mi permetto di rivolgermi a tutte le persone che si trovano nella mia condizione (circa 180) al fine di unirci anche legalmente per farci riconoscere i nostri diritti ed ottenere il risarcimento dei danni.

Lettera firmata