Agibilità in corso d’opera: la nota del presidente dell’ordine provinciale degli architetti

Sulla stampa odierna é apparsa la notizia della pubblicazione della Circolare emanata dalla Protezione Civile con la quale, al fine di accelerare il rientro della popolazione negli immobili danneggiati dal sisma, é possibile effettuare tale rientro prima e/o durante i lavori sulla base di una certificazione di responsabilita’ da parte dei professionisti.

Premetto che il presente documento costituisce una riflessione personale dato che la rapidita’ degli eventi non ha consentito una consultazione con gli iscritti all’Albo (cosa che avverra’ con un assemblea generale, aperta anche ai soggetti in indirizzo, il giorno 16 settembre ore 10,00 presso la sede dell’Ordine localizzata dietro il centro commerciale Amiternum o in altra sede da comunicare).


La questione e’ complessa ed andava concertata e condivisa da tutti i soggetti coinvolti ed in primo luogo dalla popolazione stessa.

La sorpresa, a mio modesto parere, legata ai seguenti aspetti:

fallimento in termini numerici del progetto C.A.S.E.;
-presa d’atto delle complessita’ procedurali messe in atto per la redazione e verifica delle progettazioni (Fintecna/ReLuis/Cineas);
-presa d’atto delle problematiche connesse alla tardiva pubblicazione del prezziario avvenuta il giorno 8 settembre, nonché delle tardive emanazioni della modulistica, del manuale ReLuis, ecc.

In oltre cinque mesi noi che siamo i protagonisti principali della ricostruzione non abbiamo mai avuto il piacere di stringere la mano al Commissario Bertolaso.

Abbiamo avuto un solo incontro con De Bernardinis per ascoltare promesse poi non mantenute.

Non siamo mai stati coinvolti in alcuna scelta che riguardasse il nostro territorio e mai coinvolti in alcuna programmazione o progettazione ed oggi, invece, siamo chiamati a redigere atti di una responsabilita’ inaudita quale quella di certificare la sicurezza dei cittadini all’interno di immobili non riparati.

Chi si e’ assunto delle responsabilita’ le deve portare fino in fondo.

La Protezione Civile ha etichettato le nostre case (A-B-C ecc.) ed alla stessa compete la responsabilita’ delle certificazioni per il rientro nelle abitazioni.

Come mai ci si accorge solo oggi che non possibile garantire il rientro prima della stagione invernale?

Come mai provvedimenti snelli non sono stati presi prima sentendo gli Ordini Professionali?

Una scelta corretta poteva essere quella di consentire l’avvio dei lavori nelle more di approvazione dei progetti, documentando il tutto all’interno di una perizia di assestamento.

Il mio intervento non deve essere assolutamente inteso come un ostacolo al processo di rientro ma la base per una rivisitazione del provvedimento che mi lascia sconcertato!

I criteri della Circolare sembrano essere emanati da chi non ha mai vissuto un cantiere edile; da chi non ha mai effettuato dei lavori, anche di semplice tinteggiatura,  entro la propria abitazione.

Provate ad immaginare lo stato di sicurezza dei cantieri condominiali con la presenza contemporanea di diverse imprese. Come si può pensare di vivere negli appartamenti mentre si stanno svolgendo i lavori sul corpo scale o mentre le varie ditte stanno operando all’interno delle singole unita’ immobiliari ?

Un’altra preoccupazione mi sia consentita nei confronti dei giovani professionisti che, magari pressati dai propri clienti, possano redigere certificazioni pericolose e non di loro pertinenza. Un incidente ad un cittadino potrebbe creare problemi di carattere civilistico e penale della durata di svariati anni.

Personalmente preferisco avere qualche cliente in meno ma dormire di notte ! (fuori casa ovviamente !).

Questa volta non ci sto ! Che ognuno si assuma le proprie responsabilita’ !

Il Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P. e C.
della Provincia dell’Aquila
(Arch. Gianlorenzo Conti)