
L’eremo di San Giovanni all’Orfento, si trova sui monti della Majella, all’interno del comune di Caramanico Terme (PE), ad una quota di circa 1230 metri s.l.m.
Come per ogni escursione all’interno della Riserva Naturale dell’Orfento, è obbligatorio registrarsi presso il Posto Fisso Forestale di Caramanico Terme, c/o il Centro Visite in via del Vivaio n. 3, tel. 085.92.20.84. La registrazione è gratuita, e in sede potrete anche ricevere informazioni utili all’escursione.
L’eremo fu frequentato da Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V, tra il 1284 ed il 1293. Dagli scavi archeologici del 1995, si è visto come gran parte degli ambienti del monastero fossero già esistenti ai tempi preistorici dell’età del bronzo, e furono quindi riutilizzati dai monaci.
ITINERARIO
Dopo essersi registrati, circa 500 metri prima del ponte di Caramanico si prende una strada asfaltata che, in circa 6 km, porta a Decontra. Quindi si prosegue su una strada sterrata di circa 8km, consigliata ai mezzi 4×4, seguendo le indicazioni per “Pianagrande”.
Alla fine della sterrata si troveranno le indicazioni per “Grotta San Giovanni”. Trattasi dell’itinerario più affascinante, ma anche più difficoltoso e che presenta un passaggio abbastanza esposto, per cui viene sconsigliato a bambini ed anziani.

Il passaggio esposto per raggiungere l’eremo
L’alternativa consiste nel seguire, al termine della sterrata, le indicazioni del cartello “Pianagrande – Blockhaus”, il cui percorso sale gradualmente attraverso il bosco, seguendo quindi le indicazioni per l’eremo che sarà raggiunto attraversando una faggeta, e percorrendo infine una scalinata di roccia cui fare molta attenzione per non scivolare, dotata comunque di “maniglie” scavate nella stessa roccia.
Nella nostra escursione abbiamo seguito il primo itinerario, superando senza particolari difficoltà il passaggio più esposto, arrivando infine alla base dell’eremo, che costituisce un grande riparo sotto la roccia.


Il riparo sotto l’eremo
L’accesso all’eremo avviene tramite una scala di venti gradini, lunga circa otto metri, seguita da un camminamento scavato nella roccia. Il percorso di accesso è molto esposto, se ne raccomanda quindi la massima attenzione. L’accesso finale richiede di “strisciare” per circa 3 metri per poter accedere alla cavità. Si ritiene che l’ingresso avvenisse tramite una passerella in legno addossata alla parete in roccia, andata distrutta nel tempo.

La scalinata, esposta, che conduce all’eremo

Dopo la scalinata, il passaggio è completamente esposto

Qui è necessario striscare per entrare nell’eremo

…si striscia…passaggio fortemente esposto!
La prima stanza che si incontra è un ambiente rettangolare di 2×3,8 metri a volta piatta; nella parete sinistra della stanza sono ricavate due nicchie, con una terza nella parete di fondo. Segue una stanza chiusa da una volta a botte, che ospita un semplice altare, ed altri vani con delle nicchie ricavate nelle pareti, presumibilmente utilizzate come ripostigli.

Dentro l’eremo

L’eremo è dotato anche di un impianto idrico scavato nella roccia che raccoglie l’acqua piovana, convogliandola in vasche di raccolta.
Dall´eremo si potrà anche risalire, al ritorno, verso Pianagrande completando così il circuito ad anello.
NOTE: come ogni escursione all’interno della Riserva Naturale dell’Orfento, è obbligatorio registrarsi presso il Posto Fisso Forestale di Caramanico Terme, c/o il Centro Visite in via del Vivaio n. 3, tel. 085.92.20.84.
























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