CONCORSONE L’AQUILA: NON PARTECIPA GIORNALISTA CHE HA PUBBLICATO “QUIZ TIPO”

L’Aquila, 13 novembre 2012 – Non partecipera’ al concorsone la giornalista aquilana Cristina Di Stefano che ha pubblicato in esclusiva sul sito internet AquilaTv il ‘quiz tipo’ sulla ricostruzione. “Era una buona occasione lavorativa – dice la 34enne aquilana – ma il clima degli ultimi giorni non mi ha lasciato il tempo di studiare. Se avessi avuto un po’ di serenita’ sicuramente avrei anche superato la preselezione visto che lavoro per la mia citta’ dal 7 aprile 2009 e le materie riguardanti la ricostruzione le conosco abbastanza bene.

La scelta di non partecipare, meditata per alcuni giorni, e’ stata dettata dai continui sospetti manifestati a piu’ livelli sulla mia persona, a cominciare da molti miei collegi. Sentire poi il presidente di un Ente come Formez dichiarare a un giornale che ‘in sede di concorso, la giornalista sara’ sicuramente sotto osservazione in modo particolare’ mi toglie anche l’ultimo dubbio. Certe affermazioni – osserva la giornalista – sono davvero gratuite e incredibili. Cosi’ stia tranquillo Flamment, non mobiliti nessuna ‘forza speciale’ per la mia sorveglianza.

Io ho infatti deciso: non ci saro’. Tuttavia sappia anche che continuero’, piu’ di prima, a informare sulla procedura selettiva e, lo dico senza mezze parole, anche vigilando con molta attenzione senza sconti su tutto il processo che portera’ all’assunzione dei 300 lavoratori a tempo indeterminato per L’Aquila e la sua ricostruzione”. “A Cristina – dice il direttore di AquilaTv, Giancarlo De Risio – va tutta la mia solidarieta’.

Capisco la sua posizione forte, di giornalista integra e coraggiosa che, con questa decisione, vuole spazzare via tutti i sospetti che si sono accumulati attorno a una vicenda che continuo a definire incredibile. Cristina – aggiunge – paga la determinazione di aver voluto fare ‘giornalismo di servizio’ pubblicando su AquilaTv e col mio avallo, una notizia nell’esclusivo interesse dei candidati al concorso per la ricostruzione dell’Aquila. Resto convinto che i ricorsi alla magistratura siano stati soltanto un pretesto e che prima poi la verita’ verra’ a galla.

E se i precari possono essere in qualche modo capiti anche se non sono condivisibili, la politica ne esce invece malconcia e non piu’ credibile. Quanto a Flamment, il presidente del Formez, la sua e’ stata una caduta di stile evidente e impensabile, al limite della correttezza. Avrebbe fatto meglio, cento, mille volte, a tacere”