EDIFICIO PERICOLANTE, ALL’ALBERGHIERO DELL’AQUILA CHIUDONO LABORATORI INAGIBILI DAL 2009

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Sfrattati temporaneamente dai laboratori e dalle segreterie gli studenti e il personale dell’Istituto alberghiero Da Vinci fino a quando non sarà demolita una parte della palazzina di pineta Signorini, già inagibile in seguito al sisma del 2009, le cui condizioni si sono aggravate in occasione delle ultime scosse di Norcia.

«A seguito dei recenti eventi sismici- scrive in una nota la preside Serenella Ottaviano- si è resa necessaria la verifica strutturale della palazzina delle aule dichiarata inagibile sin dal 2009.

Il resoconto relativo all’agibilità degli edifici pubblici condotto dai tecnici del Dipartimento della Protezione Civile regionale ha valutato la necessità di interdire tutto il corpo di fabbrica su cui grava la palazzina inagibile. In attesa dell’ordinanza, si ritiene indispensabile chiudere, fino a risoluzione definitiva del pericolo, il corpo di fabbrica (agibile) sul quale insiste il rischio di ipotetico crollo. Pertanto, a partire da oggi, l’accesso ai laboratori degli indirizzi Enogastronomia, Manutenzione e Assistenza Tecnica e Odontotecnico non sarà possibile per il tempo necessario alla rimozione del rischio.

Gli uffici di segreteria e l’ufficio di presidenza saranno temporaneamente dislocati presso il Musp. L’intervento, che comporta notevoli disagi, si è reso indispensabile a garantire dopo 7 anni e mezzo l’incolumità di quanti studiano e lavorano con passione e risultati eccellenti. Si auspica che gli enti competenti intervengano in maniera tempestiva, efficace e risolutoria affinché il diritto alla formazione e all’istruzione degli studenti dell’Ipsiasar Da Vinci sia efficacemente e in tempi brevissimi riportato alla normalità».

La palazzina inagibile dal 2009 era stata messa in sicurezza ma ora costituisce un pericolo. A breve dovrebbe esserci un incontro fra il Comune e l’amministrazione provinciale per verificare il da farsi. É chiaro che un istituto professionale ha bisogno dei laboratori per attuare al meglio la propria offerta formativa. La dirigente auspica che la situazione torni alla normalità al più presto. Secondo quanto si è appreso in una ventina di giorni la palazzina potrebbe essere demolita e smaltite le macerie; il che significherebbe riaprire la zona interdetta subito dopo le vacanze di Natale.

La condizione è che sia definita al più presto la modalità di intervento. «Siamo rimasti in coda al sisma del 2009 osserva la dirigente Ottaviano comprendiamo che vi sono altre emergenze in campo, ma noi attendiamo da oltre 7 anni. Se questa è una scuola di eccellenza per il territorio, è arrivato il momento di dimostrarlo».

da Il Messaggero