I NUOVI FREELANCE: LE REGOLE PER PASSARE AL LAVORO A DISTANZA

I contratti, oggi, sono merce rara: soprattutto quelli a tempo indeterminato, ovvero il retaggio di un passato che non c’è più e che oggi costringe i giovani a fare i conti con le rivoluzioni in ambito professionale. Ecco spiegato perché in Italia il numero dei freelance è in costante crescita: perché il lavoro autonomo reca con sé tantissimi vantaggi, numerose soddisfazioni in ambito lavorativo e personale, e soprattutto la possibilità di fare un lavoro che si ama, tollerando così carichi di stress altrimenti insopportabili. Ma quali sono questi vantaggi, e quali le regole per passare al lavoro a distanza che caratterizza i nuovi freelance?

Freelance in Italia: quanti sono e quali sono i vantaggi?

Pur non essendo possibile fare stime precise del numero di freelance in Italia, probabilmente chi si è avvicinata di più è stata l’Istat, le cui rilevazioni parlano di circa 2 milioni di lavoratori autonomi nel 2016. Questo ha ovviamente portato ad un aumento della dinamicità del mercato del lavoro, che ha dovuto gioco forza far fronte comune contro la disoccupazione legata a doppio filo alla crisi economica. Ma molti dei freelance di oggi hanno scelto questa strada per scelta e non perché costretti: si è padroni del proprio tempo, si può lavorare in remoto da casa o da qualsiasi città del mondo, e si guadagna tanto, anche per via di un lavoro che impiega per più ore un freelance rispetto ad un dipendente, ma che può essere sopportato in quanto piace.

Quali sono gli step per lavorare in remoto?

Oggi sono tantissimi i freelance che lavorano in remoto, sfruttando le nuove tecnologie oppure impegnandosi direttamente al loro interno, dunque offrendo prodotti o servizi digitali. Ma per diventare un freelance che lavora in remoto serve innanzitutto una connessione Internet potente ma economica, perché è proprio su Internet che si gioca la parte più importante della partita, dovendo comunque contenere i costi. Fortunatamente oggi ci sono compagnie telefoniche come ad esempio Vodafone che vantano delle offerte di adsl per la casa particolarmente vantaggiose e garantiscono al contempo una connessione stabile e potente in tutta Italia. Questo permette ai freelance di ridurre molto le spese, potendo sfruttare comunque un’ottima connessione a Internet per lavorare senza rallentamenti.

Altri consigli utili per diventare freelance

Il freelance studia, da autodidatta o come corsista, per appropriarsi di quelle competenze che lo faranno emergere dalla massa. Studia ma ha anche tanta volontà e spirito di sacrificio, perché la gavetta iniziale è indispensabile per creare un network di contatti e dunque un giro di clienti più o meno fisso. Ma il freelance è manager e dipendente allo stesso tempo: deve occuparsi di settori come l’analisi del proprio mercato, per capire come adeguare la propria offerta, e successivamente sporcarsi le mani facendo tutto il lavoro. Infine, deve essere pronto a dei sacrifici, a degli investimenti iniziali, e a dedicare ore extra alla professione.

Monica F

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