Inchiesta G8: in carcere De Vito Piscicelli (ora ride un pò di meno) e Cerruti

Articolo da Repubblica.it
L’imprenditore e l’avvocato accusati di corruzione per aver favorito l’assegnazione a Btp dei lavori. Indagato anche il coordinatore del PDL, Denis Verdini
FIRENZE – Concorso in corruzione continuata e aggravata: e’ questa l’accusa che ha portato alle nuove quattro misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta sui grandi eventi, con riferimento in particolare all’appalto per la scuola marescialli dei carabinieri a Firenze. Nella nuova ordinanza del Gip di Firenze si descrivono le attivita’ di Angelo Balducci (nella foto dell’articolo, ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici) e Fabio De Santis (ex provveditore della Toscana) per pilotare alcuni appalti e le “utilita’ ” – promesse di tangenti e favori – che, in cambio, avrebbero ricevuto da alcuni imprenditori. Nuove misure cautelari riguardano poi l’imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli e l’avvocato Guido Cerruti, sempre per la vicenda dell’appalto della scuola.
“Un sistema di potere talmente forte, collaudato, insidioso, in grado di inquinare gli appalti e la concorrenza tra le imprese”: così lo descrive il Gip Rosario Lupo. Un meccanismo, rileva il Gip, “messo in piedi da imprenditori senza scrupoli” e da “pubblici funzionari venduti” che “fa rilevantissimi danni non solo alle casse dello Stato ma anche all’ambiente e alla qualita’ degli interventi pubblici sul territorio”. Dall’ordinanza emerge anche il ruolo del coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, che sarebbe intervenuto per arrivare alla nomina di De Santis ai vertici dell’organismo toscano titolare del potere di assegnazione degli appalti per le opere pubbliche.
L’ordinanza: “La corruzione e il suo costo”. Nell’ordinanza si legge che Balducci e De Santis, sempre per la loro attivita’ in merito al cantiere-scuola, “ricevevano l’utilita’ economica costituita dal conferimento, da parte della Btp, di un incarico di consulenza legale” all’avvocato romano Guido Cerruti, “che concordava con Fusi la corresponsione di una somma di denaro pari al 2% sull’importo incassato qualora fosse stato riconosciuto un risarcimento economico in favore della Btp, ovvero di una somma di denaro pari all’0,8% dell’importo dell’appalto (valore circa 250 mln di euro)” se i lavori “fossero stati riaffidati” all’impresa. Cerruti accettava l’incarico “conferitogli da Fusi su indicazione di Balducci e De Santis, “i quali, anziché tutelare gli interessi” della pubblica amministrazione nella controversia” tra Btp e ministero delle Infrastrutture per la scuola, “concordavano con Fusi e lo stesso Cerruti le strategie da adottare con la controparte, a tal fine adoperandosi per assumere ruoli di pubblica amministrazione attiva, che consentivano a Balducci e De Santis, con l’aiuto di Cerruti, di assumere iniziative volte a far ottenere alla Btp l’affidamento dell’appalto”. Ancora per De Santis si parla di un orologio di marca, valore alcune migliaia di euro, ricevuto da Fusi e Piscicelli.

Arresti per Cerruti e Piscicelli. Le nuove misure cautelari riguardano l’imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli e l’avvocato Guido Cerruti, per la vicenda dell’appalto della scuola marescialli dei carabinieri, a Firenze. Per entrambi l’accusa sarebbe corruzione. In particolare, Piscicelli avrebbe messo in contatto l’imprenditore fiorentino Riccardo Fusi, della Btp, con i vertici della Ferratella, per permettere all’impresa di tornare nell’appalto della scuola dei marescialli, passato dalla Btp all’Astaldi a causa di un contenzioso amministrativo partito dopo che l’impresa toscana aveva eccepito sull’indice di sismicita’ previsto dal progetto. De Vito Piscicelli e’ in carcere mentre per Cerruti sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Indagato Denis Verdini. Indagato per corruzione anche il coordinatore del Pdl Denis Verdini, amico di vecchia data di Fusi, per il ruolo che avrebbe avuto nella nomina di De Santis a provveditore per le opere pubbliche della Toscana – incarico che per l’accusa sarebbe stato funzionale per aiutare la Btp a rientrare nei lavori per la scuola. L’on. Verdini, su sollecitazione di Fusi e Balducci, si sarebbe “attivato per la nomina presso gli organi competenti, agendo nell’ambito del suo ruolo politico-istituzionale”.

Il ruolo di Cerruti.
Il nome di Cerruti, considerato vicino ai vertici della Ferratella, compare in alcuni atti che riguardano l’iter del contenzioso amministrativo: il legale, su suggerimento dell’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis (anche lui agli arresti), viene poi nominato da Fusi come suo consulente nella vicenda. Sulla vicenda della scuola la procura fiorentina aveva presentato una richiesta di custodia cautelare parallelamente a quella che lo scorso 10 febbraio ha portato in carcere Fabio Balducci, Fabio De Santis, Mauro Della Giovampaola e Diego Anemone. Poi le indagini sugli appalti per il G8 e i Mondiali di Nuoto hanno subito un’accelerazione e questo ramo dell’inchiesta e’ rimasto momentaneamente indietro.

La partita della scuola.
Per l’accusa e’ grazie a Piscicelli, che in cambio avrebbe chiesto soldi e la partecipazione con Btp in Ati per appalti, che Fusi (siamo a cavallo del 2007-2008) entra in contatto con Balducci e De Santis. Obiettivo, per l’accusa, favorire la Btp negli appalti, e rientrare nel cantiere per la scuola. I contatti, stabiliti dalle intercettazioni, andranno avanti nei mesi seguenti. Successivamente entra in scena anche l’avvocato Guido Cerruti, vicino a De Santis, che un anno fa diventa il legale di Fusi per la partita della scuola.
I lavori per i Nuovi Uffizi. Cerruti compare anche in intercettazioni relative ai lavori per i Nuovi Uffizi. Proprio ieri l’avvocato era stato interrogato in procura a Firenze insieme alla sua collaboratrice di studio Raffaella Di Tarsia Belmonte. Anche Piscicelli nei giorni scorsi si era presentato in procura per essere sentito dai magistrati titolari dell’inchiesta. “Non posso aggiungere dettagli – ha detto – ancora non ho letto l’ordinanza”, questo il commento del legale di Carducci, avvocato Vincenzo Dresda. Il legale di Piscicelli Marcello Melandri si e’ limitato a dire di essere stato contattato dal proprio assistito per accompagnarlo nella caserma a Roma dei carabinieri per una notifica.