Case riposo-lager per gli anziani “abbandonati” dopo il sisma

Riportiamo la testimonianza di un nostro lettore. Non siamo in grado di verificare i fatti indicati, che se reali necessitano di controlli ulteriori.  Invitiamo il lettore che ci ha fornito la testimonianza, ed altri che conoscano fatti analoghi, a contattare anche in forma anonima le autorita’ preposte, affinché facciano gli opportuni controlli e restituiscano ai concittadini interessati la dignita’ cui hanno diritto.

Il terremoto ci ha portato via tanto, ma da abruzzese non credevo mai ci avrebbe tolto l’umanita’ ed il rispetto per gli anziani: sono andato a salutare un anziano mio ex vicino, “ospitato” in casa di riposo in provincia de L’Aquila, trascorre il giorno in un unico ambiente in compagnia di altri sventurati come lui, spaventato per le percosse subite e pronte a ripetersi in caso di “insubordinazione”, saccheggiato dei suoi averi e della sua personalita’.


Di notte, lui completamente abile “costretto” a letto da delle sbarre e obbligato a portare un pannolone che mai aveva avuto l’esigenza di “indossare”.
Ma dove stiamo arrivando? Di case di riposo-lager si e’ sentito spesso parlare, mi sembrava impossibile finche’ non mi ci sono trovato dentro per caso. Si può restare impassibili a subire? Ma tranquilli, e’ tutto a spese dello Stato!
Pochi “fortunati” ospiti tentano di sopravvivere aspettando la consegna di “una casa di Berlusconi”: ce la faranno in quelle condizioni? Ma agli altri cosa resta da fare se non pregare che la morte arrivi rapidamente?
Che cosa mai altro potrebbero attendere ora che sono stati privati di dignita’ ed averi? Che tutto gli viene sistematicamente portato via, non solo dalla natura ma anche da chi dovrebbe assisterli? biancheria, soldi e persino la batteria del cellulare in modo che non possano più comunicare con l’esterno.
Il terremoto forse ci allontanera’ dal nostro paese di origine, ci sparpagliera’ per ogni dove in cerca di serenita’: agli anziani possibile che resti come unica alternativa una casa di riposo-lager in cui nemmeno trovare il conforto di un sorriso ma solo percosse e cattiveria?
Si può tollerare tutto questo? fare finta di niente? Con il pretesto morale di essere tutti in condizioni disperate a causa del terremoto? Stiamo tanto rimpiangendo i palazzi del centro e lasciamo marcire chi vi ha abitato per anni in luoghi in cui a nessuno auguro di imbattersi mai? Io, solo per esservi transitato momentaneamente, ho passato una notte insonne, ma quante notti insonni a singhiozzare oppure notti di “sonno forzato” dovranno trascorrervi i nostri anziani? Noi che di speranze per il futuro ne abbiamo poche dopo il sisma cerchiamo di fare qualcosa per chi di sola speranza e’ costretto a vivere! Gli anziani sono stati la nostra casa, il nostro paese, pensiamo a “ricostruire” non solo le nostre dimore ma anche la loro vita, non ci dimentichiamo di chi sta peggio di noi e non ha più nemmeno la forza/possibilita’ di comunicare e lottare.