GIAPPONE, TERREMOTO M.8,9: IL CONFRONTO CON L’AQUILA

Il presidente dell’Ingv, Enzo Boschi, ha commentato: «il terremoto avvenuto oggi in Giappone e’ stato di una violenza che non ha paragone rispetto a quella del terremoto di L’Aquila: l’energia liberata dal sisma di oggi e’ stata di circa 30.000 volte maggiore. A confronto, il terremoto di L’Aquila del 2009 e’ trascurabile in termini di energia». Tuttavia il terremoto di L’Aquila ha avuto comunque conseguenze devastanti perché «e’ avvenuto sotto una citta’ antica, con case costruite secoli fa e edifici moderni mal fatti. Sebbene notevolmente più violento, il terremoto in Giappone non ha colpito direttamente le citta’ perché e’ avvenuto in mare e in un Paese che ha fatto dell’ingegneria antisismica il suo fiore all’occhiello».

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Un potente terremoto di magnitudo 8.9 della scala Richter e’ stato registrato a 150 chilometri dalla costa del Giappone ed e’ stato lanciato un allarme di tsunami con onda anomala di sei metri. L’intensita’ del sisma, inizialmente fissata a 7.9 e’ stata innalzata a 8.8 dallo Us Geological Survey Said. Alla scossa iniziale, con epicentro a 130 chilometri a est di Sendai e 373 chilometri nord-est di Tokyo e a una profondita’ di 24,4 chilometri, sono seguite altre scosse di assestamento.

Per avere un’idea del bilancio delle vittime bisognera’ attendere: al momento si contano almeno 18 morti, ma centinaia sono i dispersi. Solo nella prefettura di Iwate riferiscono di almeno 10 morti. Le vittime sono state registrate nella parte nord orientale del Paese e nella regione di Kanto. I feriti sarebbero almeno 100 e fra i dispersi ci sarebbero alcuni bambini risucchiati in mare, secondo quanto riportato dal canale Nhk.

Stando all’emittente che cita funzionari locali, le vittime sono state riportate a Minami Soma, nella prefettura di Fukushima, dove l’agenzia Kyodo riferisce di 8 dispersi per una frana.

Secondo l’agenzia Kyodo che cita fonti della polizia, ci sono diverse persone ferite e una nuvola di fumo nero fuoriesce da un palazzo nella zona di fronte al mare di Tokyo. Un blackout e’ segnalato in tutta la prefettura di Yamagata.

Un filmato andato in onda sull’emittente pubblica NHK ha mostrato numerose auto sommerse dall’onda del mare Kamaishi, nella prefettura Iwate, mentre l’onda di 4,20 metri dello tsunami si abbatteva sulla costa.

Il terremoto ha provocato una serie di incendi nella capitale. Le immagini in tv mostrano una raffineria in fiamme alle porte di Tokyo. L’aeroporto di Narita, vicino alla capitale, e quello di Sendai, sono stati chiusi.

Il terremoto di magnitudo 8.8 della scala Richter e’ stato registrato alle 14.45 locali. Alcuni edifici di Tokyo sono andati in fiamme.

Dopo la potente scossa, una centrale nucleare sulla costa del Pacifico della prefettura di Miyagi e’ stata automaticamente fermata Immagini tv mostrano i danni registrati per lo tsunami che ha seguito il sisma a Kamaishi, nella prefettura Iwate.

In seguito al terremoto e’ scoppiato un incendio in un impianto siderurgico di Chiba. Lo ha riferito l’agenzia Kyodo, precisando che dopo il sisma ci sono state anche numerose frane che potrebbero aver sepolto diverse persone.

A Tokyo, l’emittente NHK parla di alcuni edifici in fiamme e molti feriti, spiegando che tra i danni prodotti dalla forte scossa di 8.9 , ci sono anche crolli di tetti in diversi edifici di Tokyo e Yokohama. Nella prefettura di Miyagi l’aeroporto di Sendai e’ stato invece chiuso. In citta’ vengono segnalati blackout elettrici e fughe di gas in diverse zone.

La regione nordorientale del Giappone era gia’ stata colpita da un forte sisma di magnitudo 7.3 della scala Richter mercoledi’ scorso che non aveva provocato vittime.

A Tokyo si e’ riunito il gabinetto di crisi e il governo ha deciso di inviare i militari nella prefettura d Miyagi. Otto aerei del ministero della Difesa controlleranno dall’alto i danni provocati nelle aree piu’ colpite. Intanto a Tokyo e’ stato sospeso il traffico della metropolitana e della veloce ferrovia leggera, che non avrebbero comunque riportato gravi danni dalle scosse.

Il primo ministro Naoto Kan in un primo commento ha detto che il terremoto ha causato “ingenti danni” mentre per il segretario del gabinetto nipponico, Yukio Edano, probabilmente si e’ trattato del peggior sisma della storia del paese.

Trenta squadre di soccorso delle Nazioni Unite sono in allerta e pronte a fornire il loro aiuto in Giappone. Lo ha annunciato Elisabeth Byrs, portavoce dell’Ufficio Onu per il coordinamento delle questioni umanitarie. “I nostri esperti sono in stretto contatto con le autorita’ giapponesi e finora tutte le risorse nazionali del Giappone sono pienamente impegnate nella risposta all’emergenza”, ha detto la funzionaria Onu, spiegando che ci sono”squadre internazionali in allerta con 30 team pronti a essere impiegati su richiesta del Giappone”.

Il Giappone ha emesso un allarme tsunami di sei metri e il Pacific Tsunami Warning Center delle Hawaii ha avvertito che l’allarme vale per Giappone, Russia, Marcus Island e Marianne del nord. Una avvertenza tsunami e’ stata emessa per Guam, Taiwan, Filippine, Indonesia e isole Hawaii.

(fonte: ADNKRONOS)