Il sismologo Christian Del Pinto, che di recente si è dimesso dall’incarico di monitoraggio della Rete Sismica del Molise, denuncia la mancanza di sensibilità degli amministratori nei confronti della prevenzione sismica.
[29.12.2013] La Regione Molise una volta aveva una Rete Sismica a scala regionale. Lo so perché fu realizzata, con quattro soldi, su un mio progetto nel 2006, quando fui assunto nell’allora Servizio Regionale per la Protezione Civile con le mansioni di Responsabile Scientifico del Centro Funzionale. In questi anni, le cinque stazioni della rete, realizzata in convenzione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, hanno quadruplicato il numero di registrazioni della sola Rete Sismica Nazionale Centralizzata, contribuendo in maniera decisiva alla conoscenza del territorio ed alla sua prevenzione sismica. Anche perché ad analizzare quotidianamente i dati ricevuti c’era un laureato in Fisica con dottorato di ricerca in sismologia, che lavorava in stretta sinergia con i suoi colleghi di importanti Enti di Ricerca.
Dopo due immotivati demansionamenti contrattuali, infinite umiliazioni subite (tra cui una videocamera puntata sul monitor del mio computer 24 ore al giorno, in barba a qualsiasi legge sulla privacy o di tutela della dignità del lavoratore), inascoltate richieste di potenziamento della rete e del personale addetto (tutte oggettivamente documentate), nello scorso settembre ho deciso di dimettermi e di tornare a fare l’insegnante nelle scuole, stanco di lottare contro i mulini a vento. La Rete Sismica regionale è rimasta dov’era, senza che ci fosse nessuno in grado di analizzare i dati ricevuti dalle stazioni ancora funzionanti.
Davvero un peccato, visto che il Molise è da sempre una delle zone più ad alto rischio sismico dell’Appennino Centrale, e basta dare uno sguardo alla sismicità storica per rendersene facilmente conto. O vedere quello che è successo oggi.
Il monitoraggio è il primo concreto passo per la prevenzione. Molte volte, purtroppo, questo sfugge alle “logiche” di Dirigenti ed Amministratori. Le conseguenze, però, le pagano tutti. [30.12.2013] Sul sito della Protezione Civile della Regione Molise (www.protezionecivile.molise.it) non è più possibile accedere allo spazio contenente i report degli eventi sismici da me redatti negli scorsi anni (link) né scaricare il report sulla Rete di Monitoraggio Sismico del Molise che personalmente avevo fatto pubblicare on-line per veicolare un’informazione scientificamente corretta ai cittadini (link). Non ho davvero parole! Il video di TvUno del 7 aprile 2014: |
Riguardo il servizio di TvUno Del Pinto ha poi precisato: «Io non ho detto che il monitoraggio sismico in Abruzzo è inesistente (infatti ci sono la rete sismica abruzzese e la rete sismica nazionale dell’ingv), ma che la Regione Abruzzo non ha avuto la sensibilità di accogliere, come ha fatto il Molise, un progetto di rete sismica regionale che capillarizzasse quelle già esistenti ed attive sul territorio.»
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