TERREMOTO: SETTE MESI PER LE ‘CASETTE’, MA ‘NON E’ DETTO CHE SIANO DI LEGNO’

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5 settembre 2016 – Non bisogna chiamarle casette di legno, perché non è detto che siano di legno.

Ed è sbagliato collegare il tutto ad un senso di precarietà. Semmai di temporaneità e di alloggio provvisorio in attesa dei tempi lunghi della ricostruzione”. E’ quanto hanno indicato il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio: “Queste casette serviranno per affrontare il passaggio dall’emergenza alla normalità nel nome di una qualità abitativa con strutture di conseguente qualità”.

Il tempo necessario per realizzare queste case temporanee è di minimo sette mesi.  “Non sono container, ma alloggi coibentati con allacci di luce, gas, fogne ed acqua” ha detto Curcio.

“E’ una scelta di qualità abitativa, strategica. Ci saranno servizi, negozi, e luoghi per la comunità” ha aggiunto Errani. “Perché sette mesi? Be’, ne siamo certi. Siamo convinti di questi tempi. Poi proveremo anche a ridurli”.

Priorità adesso è anche superare le tende il più rapidamente possibile, per l’arrivo del maltempo e a breve dell’inverno, sistemando gli sfollati in alberghi o case agibili.

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