TERREMOTO: 55 AREE PER LE S.A.E. AD AMATRICE E ACCUMOLI, CI SI AVVIA VERSO LA FASE DUE DELL’OPERAZIONE

Il prototipo delle Soluzioni abitative in emergenza

Il prototipo delle Soluzioni abitative in emergenza

20 ottobre 2016 – 19 ott. – Sono 55 le aree individuate tra Amatrice (40) e Accumoli (15) per l’installazione delle “sae”, le soluzioni abitative d’emergenza pronte ad arrivare sul territorio.

I siti sono al vaglio della Protezione Civile, che ne sta valutando l’idoneita’ secondo criteri di pericolosita’ e di rischio. Una fase quasi ultimata, che ha portato ad un responso positivo per circa il 70% delle aree, considerate idonee o “idonee con riserva”, dove cioe’ si richiedono lavori di adeguamento.

La predisposizione delle aree dove sorgeranno le casette destinate agli sfollati del terremoto del 24 agosto si appresta dunque a passare alla sua “fase due”, con la palla che passa alle Regioni, in questo caso la Regione Lazio, che dovra’ ora valutare la “capacita’ di urbanizzazione” di ciascuna area, in merito alla vicinanza a servizi come acqua, luce, gas ecc..

Terminato questo ulteriore controllo si definisce per ciascuna area il numero e la tipologia di alloggi da dover predisporre, per consentire cosi’ alle ditte incaricate di procedere con l’avvio dei lavori e l’effettiva edificazione delle “sae”.

E secondo lo schema, non ancora ufficializzato, sul quale lavorano sia alla Di.Coma.C. che negli uffici di Regione e Comuni di Amatrice e Accumoli, la distribuzione degli alloggi dove andranno ad abitare le persone rimaste senza casa non sara’ concentrata su unici “blocchi” di casa, ma si accostera’, nei limiti delle indagini sopraelencate, ad ogni centro abitato danneggiato dal sisma.

Per cui ad Accumoli si potrebbe configurare una situazione in cui ogni centro abitato, dal capoluogo ai paesini circostanti, abbia in prossimita’ un piccolo “nuovo quartiere” di alloggi provvisori.

Un discorso che ad Amatrice, visto l’elevato numero di frazioni (69), comportera’ invece per forza di cose un accorpamento in alcune situazioni specifiche.

L’operazione, articolata e complessa, non sara’ ultimata prima della prossima primavera. Almeno a maggio, come confermato nelle ore scorse anche dal responsabile dell’emergenza della Protezione Civile, Tiziana Postiglione.