
29 novembre – Un violentissimo terremoto, seguito da repliche per circa un anno, colpì una vasta area dell’Appennino meridionale, causando gravi danni in numerose località delle province di Avellino e di Benevento.
La zona maggiormente danneggiata fu l’Irpinia, dove una decina di paesi, fra cui Ariano Irpino, Grottaminarda e Mirabella Eclano, furono quasi completamente distrutti e un’altra ventina di località, tra cui la città di Avellino, subirono danni gravissimi e crolli estesi alla maggior parte del patrimonio edilizio.
Danni di varia entità sono attestati in più di 120 altri centri in un’ampia area estesa fino alla costa tirrenica, alla Basilicata e al Foggiano. Rimasero danneggiate anche le città di Napoli, Salerno, Benevento.
I morti complessivamente furono circa 2000.La scossa fu avvertita sensibilmente fino a Roma e fu forte, ma senza danni, a Matera e sulle coste della Puglia.
Cosa scriveva la [Gazzetta di Bologna, 16 dicembre 1732]
“Napoli 2 Decembre. Sabbato mattina del decorso Novembre, dopo l’ore 12., e mezza fù generalmente sentito in questa Città un forte Terremoto, che per grazia della Beatissima Vergine, e de Santi nonstri Tutelari non hà recato gran danno, se non d’avere lesionati molti Edificj di Chiese, Palazzi, e Case con poca mortalità, e per timore di replica si trasferì in Campagna molta Nobiltà, e gran numero di Persone Civili, e nella notte le Principale Piazze di questa Città, e suoi Suborghi furono perne di numeroso Popolo, non ostante il Freddo, che faceva, mà grazie a Iddio non si sentì […] Domenica mattina si seppe, che parimente nella stessa ora fosse stato sentito in tutta la Terra di Lavoro, e d’altre Parti, con aver causate delle lesioni nelli Edificj, e nel dopo pranso dalla Città d’Ariano s’ebbe notizia d’esser stava quasi del tutto diroccata essa Città con mortalità, e lo stesso fosse seguito a Mirabello, riferendo, che la Città Avellino avesse ancora partite del danno senza altra disminuzione, che s’aspetta con le Lettere ordinarie della Puglia, che a causa delli tempi cattive non sono giunte. Parimenti dalla Città di Salerno fino a questa, che vi sono 30 miglia, è stato sentito, senza però danno alcuno, né mortalità, regnando perciò un’Universal spavento.”.
Fonte: edurisk.it























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