STRADA DEI PARCHI: SONO 87 I VIADOTTI SU A24/A25 CON LIMITAZIONI AL TRAFFICO PESANTE

La concessionaria Strada dei Parchi ha esteso le limitazioni di traffico ai mezzi pesanti dell’ordinanza del 2017 a tutti gli 87 viadotti ispezionati dal ministero delle Infrastrutture delle autostrade A24 e A25.

Lo fa sapere la stessa Sdp che finora aveva adottato il provvedimento “per otto viadotti più vecchi”.

Si tratta del divieto di sosta dei mezzi pesanti nelle aree di emergenza e l’obbligo di mantenere una distanza di 100 metri tra un mezzo pesante e l’altro. 

L’estensione era stata chiesta nel documento del ministero per le Infrastrutture e Trasporti a firma del dirigente Placido Migliorino. Sulle critiche del ministero alle verifiche condotte da SdP utilizzando i carichi normativi del 1962, la concessionaria specifica che, su richiesta dello stesso ministero, “i test sui viadotti sono stati realizzati sulla base delle nuove norme tecniche, Ntc 2018. I risultati sono stati inviati al ministero tra il 12 settembre e il 1 ottobre, confermando il mantenimento degli indici di sicurezza previsti”. “A questo punto – si legge ancora nella nota di Sdp – sorge il sospetto che il ministero non solo non abbia tenuto conto delle analisi contenute nei progetti di adeguamento anti-sismico dei viadotti, progetti che hanno ottenuto il via libera del Provveditorato opere pubbliche competente, ma che neppure li abbia consultati”.

La Procura della Repubblica de L’Aquila indaga sulla sicurezza delle opere   – La Procura della Repubblica dell’Aquila ha aperto una inchiesta sulla sicurezza delle infrastrutture, tra cui viadotti e piloni, nelle autostrade A24 e A25: le indagini condotte dai carabinieri, sono scattate dopo il caso, nella serata del 10 settembre scorso, della caduta di pezzi di calcestruzzo dalla parte sottostante del viadotto San Giacomo, sulla Roma-Teramo, che ha portato alla chiusura momentanea di una strada al di sotto della infrastruttura che attraversa la località di San Giacomo, frazione del Comune dell’Aquila. A presentare, tra gli altri, un esposto sono stati gli uffici competenti della Regione Abruzzo. I carabinieri avrebbero già effettuato delle acquisizioni di documenti in varie sedi istituzionali. Nel fascicolo, per ora contro ignoti, anche la relazione dei vigili del fuoco che sono intervenuti nella tarda serata per rimuovere altri pezzi rimasti sospesi: in quel documento, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato accertato lo stato di degrado della parte sottostante lungo viadotto. Strada dei Parchi era intervenuta il giorno dopo con una squadra munita dell’apparecchiatura denominata “bybridge” che permette di creare un ponteggio per consentire ai tecnici di rimuovere pezzi di calcestruzzo pericolanti.

Il ministro Toninelli ha parlato al Question Time al Senato: “Il decadimento manutentivo riscontrato, associato all’incremento dei carichi di esercizio rispetto all’epoca di costruzione, è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguati standard di sicurezza con il regolare transito di circolazione”.

Interviene nuovamente, dopo la diffida inviata al Ministero, anche Strada dei Parchi. “Non riesco a parlare con il ministero, non ci riceve. Nonostante la mia richiesta di poter incontrare il ministro Toninelli, infatti, inviata il 4 ottobre, ad oggi ancora non ho ricevuto risposta”. Da qui la diffida “perché non c’è stata la consegna dei progetti per la messa in sicurezza”. Così Cesare Ramadori, ad di Strada Parchi Spa, la concessionaria delle autostrade A24 e A25 rendendo noto di aver appreso, in altra udienza, “che non ci sono ancora i contributi statali necessari a coprire l’importo dei progetti”.

Intanto, per accertamenti tecnici a un viadotto autostradale sovrastante i binari, dalle 10.55 la circolazione ferroviaria è sospesa, fra Anversa e Cocullo, sulla linea Sulmona-Avezzano. 

La relazione tecnica – “È verosimile l’ipotesi che al primo maggio 2019 le autostrade A24 e A25 non saranno in regola”, con l’ obbligo di adeguare entro il 30 aprile le 54 gallerie, considerando che “l’esecuzione dei lavori non sia compatibile con il tempo residuo”, si legge nella relazione tecnica. “In caso contrario potrebbe essere necessario interdire le tratte interessate da queste gallerie”.

“Il sottoscritto – scrive Migliorino – non ha condiviso le conclusioni del concessionario secondo cui i viadotti possano ritenersi adeguatamente sicuri nei confronti delle azioni esterne e dei carichi permanenti. Al contrario, l’avanzato stato di degrado manutentivo riscontrato rendeva necessario un immediato intervento di ripristino e consolidamento delle strutture, oltre che un approfondimento di calcolo”.

I sopralluoghi, anche con l’utilizzo di droni, hanno interessato 87 opere, di cui due con frane, dei 339 viadotti delle A24 e A25 e sono stati effettuati tra il mese di settembre e ottobre.

Il dirigente ritiene “parziali le metodiche dei controlli utilizzati da Sdp”, scrive ancora Migliorino.