ETNA: CONTINUA LO SCIAME SISMICO, IL VULCANO SI E’ SPOSTATO DI 50 CENTIMETRI

Continua lo sciame sismico e la paura intorno all’Etna. Un terremoto di magnitudo 3.5 è stato registrato dall’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia.

La scossa è avvenuta alle 5.10 con epicentro a 7 chilometri da Ragalna. Nella notte sono state diverse le scosse registrate sempre nella stessa zona: sette nelle scorse ore, con due magnitudo 3.0 ed una di magnitudo 2.9.

I satelliti italiani di Cosmo-SkyMed e quelli europei Sentinel sono passati sopra l’Etna sia prima che dopo l’eruzione iniziata il 24 dicembre. Hanno potuto calcolare così come è cambiata la forma del vulcano a causa dell’intrusione del magma che cercava di risalire in superficie, delle nuove fessure che si sono aperte e dalle quali è fuoriuscita lava e infine dell’attività sismica, che è culminata nella scossa di magnitudo 4.8 dell’alba del 26 dicembre, con epicentro nei paesi di Viagrande, Trecastagni e Fleri, sul versante sud-orientale dell’Etna.

In questa mappa, l’immagine in basso a destra mostra gli spostamenti verticali. Quella in basso a sinistra gli spostamenti orizzontali. Quest’ultima contiene le deformazioni più importanti: il versante occidentale dell’Etna si è spostato di 30 centimetri verso ovest (in rosso), quello orientale di 50 centimetri verso est (in blu).

La stella in basso a destra indica l’epicentro del sisma più forte. Qui, sulla faglia di Fiandaca, la crosta terrestre si è spostata verso est di 12-14 centimetri e verso ovest di 15-17 centimetri. Altre faglie sono rimaste coinvolte nello sciame, ma in maniera più indiretta: quella di Pernicanca (sul versante nord-est) si è spostata di 3 centimetri; quella di Ragalna (versante sud-ovest) e quella di Borello-Ognina (versante sud) di 2 centimetri 

I satelliti hanno misurato la deformazione della montagna dopo il risveglio del 24 dicembre. Il terremoto di due giorni dopo ha fatto muovere la faglia di Fiandaca di 16 centimetri.

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