A L’Aquila succedono cose strane: la Perdonanza è anticipata a Giugno.

A L’Aquila, come il paese delle meraviglie, si festeggia il giorno della “Non Perdonanza”

Zitti zitti, quatti quatti. Mentre la cittadinanza si organizza per la manifestazione unitaria del 16 giugno in citta’, per protestare non soltanto per il trattamento iniquo sulle tasse, in confronto ad altri terremoti, ma in generale su tutte le promesse fatte e non mantenute, dalla rimozione delle macerie, alla zona franca, ai fondi non disponibili per la ricostruzione, alcuni personaggi si sono dati appuntamento davanti a Collemaggio.
Forse tramite Facebook, forse tramite SMS, Il sottosegretario Gianni Letta, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, il Presidente della Regione e Commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, il Sindaco e vice Commissario Massimo Cialente, l’Arcivescovo Molinari, alle 15.00 erano davanti alla Basilica di Collemaggio.
L’intervento di restauro della facciata della basilica di Collemaggio era iniziato nell’autunno del 2007 su iniziativa della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo ed e’ stato riavviato qualche mese dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Lavori  non legati direttamente con il terremoto quindi, nulla da scomodare così tante autorita’, senza peraltro la presenza dei cittadini, se non una classica propaganda di facciata da mandare in onda sulle TV e stampa nazionali, cui ancora una volta alcuni rappresentanti locali si sono prontamente adeguati.
Ma a Collemaggio alcuni aquilani, insani di mente da voler contestare l’ennesima presa in giro, si sono recati nel piazzale, con striscioni, cartelloni e “pistole ad acqua”, per venire incontro alle richieste del premier Silvio Berlusconi, che teme la reazione di qualche amico o familiare delle vittime nei confronti del personale della Protezione Civile.
Pochi aquilani, che non potevano certo immaginare che per sfuggire a questa semplice manifestazione, oltre a trovarsi di fronte l’ennesimo e naturale blocco delle forze dell’ordine, si aprisse addirittura la PORTA SANTA, che siamo abituati a vedere aperta solo per un giorno l’anno, tra il 28 e il 29 agosto, in base alla Bolla del Perdono emanata da papa Celestino V, secondo il rito della Perdonanza.

Ma forse si tratta dell’ennesimo miracolo fatto a L’Aquila, solo che non lo abbiamo capito. Tanto e’ vero che il Vescovo Molinari sembra aver affermato che sia stato “un suggerimento di Celestino V”.  Chissa’, oggi forse a Celestino V piacerebbe celebrare il giorno della “Non Perdonanza”, così come viene festeggiato il giorno del “Non compleanno” dal Leprotto e dal Cappellaio Matto nella fiaba di “Alice nel paese delle meraviglie”.

E se ci sono dubbi su questa poco encomiabile operazione di propaganda, basti verificare come e’ riportata la notizia sul sito della Protezione Civile:
La facciata ‘dis-velata’ della Basilica di Collemaggio: Liberata dai ponteggi che ne hanno permesso il consolidamento e il restauro, in seguito al terremoto del 6 aprile 2009, si inaugura oggi all’Aquila la facciata della Basilica di Collemaggio. ..La Basilica di Collemaggio, fondata nella seconda meta’ del XIII secolo, e’ stata gravemente danneggiata dal terremoto in Abruzzo. Una squadra di esperti – organizzata dalla struttura del Vice commissario delegato per la messa in sicurezza e il recupero dei beni artistici e culturali, Luciano Marchetti – si e’ dedicata agli interventi di messa in sicurezza dell’edificio e al recupero delle parti crollate e dei beni culturali e artistici.“. Solo in seguito si accenna alla notizia relativa all’inizio dei lavori nel 2007.

Ed a Guido Bertolaso, ci preme ricordare anche una sua frase, che non sembra stia seguendo alla perfezione:
“Il tutto si riduce, ad una fiera della vanita’. Lo scenario post sismico come una passerella, su cui comparire per far vedere di esserci, di aver aiutato. Per portare tutto sul piano dell’apparenza, trascurando però gli aspetti concreti.”
GUIDO BERTOLASO, 25 gennaio 2010, terremoto di Haiti

Ecco, a L’Aquila si stanno trascurando gli aspetti concreti della Ricostruzione, e non saranno queste passerelle quotidiane a farci cambiare idea.
Il 16 giugno, a L’Aquila, uniti si manifesta.