TERREMOTO: BEFFA SUL BOLLO AUTO, CHI HA GIA’ PAGATO NON HA DIRITTO ALLO SCONTO DEL 60%

Nessun rimborso per i residenti nel “cratere” che hanno pagato per intero il bollo auto nel periodo di sospensione conseguente al terremoto del 6 aprile 2009. La beffa è confermata da un comunicato della Regione Abruzzo.

Dato che nelle varie ordinanze (e anche nell’avviso della Regione riportato in fondo all’articolo) ricorrono anche le magiche paroline “non si fa luogo al rimborso di quanto eventualmente già versato”, sembrerebbe proprio che una volta pagato, qualunque sia il motivo, lo stato dica grazie ed ci invii tanti complimenti per la celerità, facendoci ricordare il famoso detto che “A pagare e a morire c’è sempre tempo”.

Eppure, c’è almeno un precedente di cui tener conto e che può insegnare qualcosa.

Dal 21 settembre 2011 sono state avviate in Molise le procedure per il rimborso del 60 per cento della tassa automobilistica regionale ai contribuenti residenti o aventi sede o domicilio al 31 ottobre del 2002 nei comuni colpiti dal sisma. Rimborso effettuato peraltro in contanti.

La Giunta regionale del Molise, in questo caso, facendo propria la legge n. 2 del 2009, con la delibera n. 668 del 16 giugno 2009 aveva esteso il beneficio della sospensione dei tributi nei comuni maggiormente colpiti dal sisma anche alla tassa relativa al bollo auto.

Le opportunità per godere dei benefici della deliberazione regionale in Molise riguardavano le persone residenti o le aziende con sede legale o operativa al 31 ottobre 2002 in uno dei Comuni del cratere sismico, e sono state individuate diverse tipologie di contribuenti:

  • coloro che avevano versato la tassa automobilistica regionale per i periodi cui si riferisce il rimborso del 60% indicato in precedenza;
  • coloro che non avevano versato la tassa automobilistica regionale per i periodi cui si riferisce il rimborso del 60% indicato in precedenza, che hanno potuto regolarizzare la propria posizione tributaria e quindi procedere al pagamento della tassa automobilistica nella misura del 40%;
  • coloro che hanno versato la tassa automobilistica regionale per alcuni periodi d’imposta e non per altri, cui era richiesto di regolarizzare la propria posizione tributaria.

La Regione Abruzzo non sembra proprio intenzionata a seguire l’esempio del Molise per le tasse automobilistiche, avendo da qualche mese deciso un aumento del bollo auto del 10% per il rientro del debito sanitario.