LA CONDANNA DELLA COMMISSIONE GRANDI RISCHI DIVENTA UN LIBRO

grandi_rischi_condannatiA nove mesi dalla condanna in primo grado dei membri della Commissione Grandi Rischi, la storia del processo viene raccontata attraverso un libro, il primo pubblicato in ordine di tempo su quanto è accaduto a L’Aquila nella settimana che ha preceduto la tragedia del 6 aprile.

La condanna della Commissione Grandi Rischi, Responsabilità istituzionali e obblighi di Comunicazione nella società del Rischio, edito dalla Società Editrice Aracne di Roma e scritto a quattro mani dal giornalista Stefano Cianciotta e dall’avvocato Fabio Alessandroni, uno degli avvocati delle parti civili, sarà presentato martedì 23 luglio alle ore 10, nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, in via di Campo Marzio, 74.

Alla presentazione interverranno Giovanni Legnini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Comunicazione Istituzionale, il consigliere di amministrazione della Rai, Rodolfo De Laurentiis, Luciano D’Amico, rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Filippo Lucci, presidente Coordinamento nazionale dei Corecom, Pierluigi Caputi, direttore del Servizio di Protezione Civile della Regione Abruzzo, Mauro Tedeschini e Giustino Parisse, rispettivamente direttore e responsabile della redazione aquilana de Il Centro, questi ultimi autori della prefazione e della post-fazione del libro. La tavola rotonda sarà introdotta e moderata da Luigi Vicinanza, direttore editoriale dei quotidiani locali del Gruppo Espresso.

“Il processo e la condanna in primo grado dei membri della Commissione Grandi Rischi, affermano gli autori, hanno acceso anche in Italia i riflettori sulla comunicazione di emergenza nelle Pubbliche amministrazioni. Dopo la sentenza che ha condannato a sedici e mezzo il manager della Thyssen Krupp per omicidio volontario, la sentenza aquilana di primo grado ha introdotto il tema della comunicazione del rischio anche per la Pubblica Amministrazione, tema che sempre di più diventerà strategico per le istituzioni, che devono confrontarsi con un sistema di relazioni e con una pubblica opinione che sono cambiati radicalmente nell’ultimo decennio. Per questo è indispensabile, proseguono Cianciotta e Alessandroni, adottare misure di prevenzione, di informazione ed educazione capillari ai cittadini in cui istituzioni scientifiche, Protezione civile, amministrazioni locali ed istituzioni politiche devono svolgere un ruolo coordinato, con la partecipazione attiva e consapevole delle popolazioni e dei mass-media in prima istanza”.

Il libro sarà presentato in altre sette città – monitoraggio su Twitter per valutare le discussioni

La presentazione del libro a Roma sarà l’occasione per lanciare e sperimentare l’iniziativa nata dalla partnership di InPubblico, media partner dell’evento, con Cinguex, un nuovo portale basato su piattaforma Twitter, che, attraverso un complesso algoritmo, è in grado di fornire un flusso di informazioni privilegiate mediante strumenti di analisi sui social network.

La collaborazione tra il portale di informazione InPubblico e quello di analisi Cinguex consentirà il monitoraggio di tutte le discussioni che accompagneranno il tema della comunicazione di emergenza e la presentazione del libro, che prevederà, oltre a Roma, altre tappe in autunno a L’Aquila, Pescara, Teramo, Macerata, Lecce, Milano e Perugia. L’obiettivo di questa sperimentazione, della durata di almeno sei mesi, è quello di mappare, attraverso l’hashtag #condannagrandirischi, il modo in cui il popolo di twitter commenterà e valuterà i contenuti del libro pubblicato e i temi proposti.

Stefano Cianciotta
Giornalista, dottore di ricerca in Comunicazione e Pensiero politico, è docente di Comunicazione e gestione della crisi aziendale alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo. Consulente aziendale in Relazioni Pubbliche, svolge corsi e seminari sulla Gestione del consenso e sulla Comunicazione di emergenza.

Fabio Alessandroni
Avvocato specialista in diritto processuale penale, annovera esperienze accademiche e di ricerca presso la facoltà giuridica di Bologna. È stato magistrato onorario ed ha pubblicato articoli su primarie riviste scientifiche. Ha difeso numerose parti civili nel processo alla Commissione Grandi Rischi.