GHIACCIO, NEVE, TAMPONAMENTI E POLEMICHE: «SCOPPITO O CORLEONE?»

Riportiamo la lettera del nostro lettore Sergio Ciarrocca relativa ai fatti accaduti a Scoppito (Aq) il 2 febbraio e, in fondo, la replica della Sig.ra Marina Capulli.

2015-02-02_tamponamentoSCOPPITO e CORLEONE trova le differenze

Accadeva ieri 2 febbraio 2015,
a Scoppito, piccolo Comune nella Provincia dell’Aquila.
Quindi, per chi non è informato dove sia Scoppito ne tanto meno L’Aquila siamo in Abruzzo a circa 800 mt SLM e certamente non in Provincia di Palermo ( o forse si ? poi ci tornerò per i fatti accaduti ieri…)
I fatti di ieri, siamo a Scoppito ORE 8:45 del mattino nell’emisfero BOREALE dove non è raro che abbondanti nevicate e relative ghiacciate possano verificarsi ;
proprio perché abito quasi in montagna, la scelta ricade di acquistare una jeep vera con la quale si riesce a passare più o meno dappertutto e non parlo di fuori strada ma semplicemente uscire di casa per recarmi al lavoro e viceversa ( a Scoppito c’è l’asfalto ), ieri mattina, scendendo da casa mia con manto innevato fresco di appena 10 cm e passando per l’unica via a doppio senso che taglia verticalmente il paese e che per assurdo è a doppio senso e dove passa una sola autovettura in qualsiasi punto ( ma questa è un altra storia … allucinante ma lo è …) e pur avendo inserito tutte e 4 le ruote motrici in modalità ridotte con la marcia in PRIMA … su una lunghissima lastra di ghiaccio lunga quanto il paese vecchio, la mia jeep comincia a sbandare fino a ritrovarmi quasi a 120°… risultato ? mi appiccico su un muro di una abitazione con mia moglie (in gravidanza ) e una giornalista di SKY con la quale stavo completando un documentario proprio sulla sostenibilità turistica del ns territorio.
Dopo appena un minuto arriva un altra Jeep con una mamma e 2 bimbe a bordo che inevitabilmente si schianta sulla mia jeep e dopo ancora 3 min ne arriva un altra che colpisce con più forza la jeep con a bordo sempre le due bambine … !!!!!
Scoppia il panico perché potevano arrivare altre macchine con relative conseguenze.

DOMANDE :
Dove erano i mezzi spargi sale alle 8:45 ?
Perché la sola e unica strada del paese non è stata presa minimamente in considerazione sapendo che al di sopra di essa vivono tantissime famiglie con tutte aventi obbligo e diritto di andare a lavorare e portare figli a scuola ?
Perché, Carabinieri a parte non è venuto NESSUNO del COMUNE DI SCOPPITO a 50 mt dal luogo dell incidente a vedere cosa fosse accaduto dopo aver ripetutamente telefonato ?

Ma soprattutto perché si è materializzata la Sig.ra Marina Capulli
a scatenare l inferno ? ( ed è qui che i fatti gravi prendono forma )
L’ educatissima Sign.ra Capulli ( pare essere la moglie del SINDACO MARCO GIUSTI attualamente in “forze” al predetto Comune… Non essendo figura istituzionale competente al comune stesso .

A quale titolo la Sig.ra Capulli si è presentata ?

Ma soprattutto come si permette la Sig.ra Capulli di dire testuali parole:
“ma se lo sapete che è ghiacciato perché siete usciti di casa”?
Scatenando ulteriormente l’ira di noi poveracci ascoltare la prima IDIOZIA che non merita alcun commento .
.. da l a pochi secondi la perla della Sig.ra Marina Capulli :
MA CHI VE L’HA CHIESTO DI VENIRE AD ABITARE A SCOPPITO ??????????

Questa la risposta che abbiamo ascoltato dalle fauci della Sig.ra Marina Capulli, questa è la risposta che una Dipendente dell Stato in forze all’ordine pubblico nonché moglie del primo cittadino proclama senza alcun rispetto per le persone davanti a lei .

Vede Educatissima Sig.ra Capulli , la madre con le 2 bimbe non sarebbe MAI venuta ad abitare a SCOPPITO se il terremoto non le avesse portato via la casa in via Pretatti ( zona più colpita in assoluto del centro storico dell’Aquila ) e per un puro miracolo sono uscite vive davanti a quella che sarebbe potuta essere un tragedia senza fine per la famiglia in questione.

ma lei che ne sa ?
Lei DEVE VERGOGNARSI !!!! ma soprattutto stare ZITTA !

E’ forse questa la risposta che meritano cittadini paganti le tasse e ivi residenti di un paese che recita in coro in consiglio comunale tutto il suo potenziale sulla valorizzazione del territorio ?
incoming turistico , sostenibilità etc etc ????

No perché questa potrebbe essere la risposta che mi aspetterei dalla moglie del sindaco di CORLEONE Sig. Sindaco Giusti e non certamente da nessun abitante residente a Scoppito figuriamoci dalla sua FIRST LADY !!!!

Sono tanti i fatti gravi, gravissimi che purtroppo non saranno perseguibili giuridicamente e che poco importa rispetto alle parole enunciate da SUA MOGLIE.. parole come MACIGNI che pesano fortemente sulle coscienze.

Per non parlare dei miei fatti personali che dopo il sisma del 6 aprile
sempre Il Comune di scoppito ha autorizzato la demolizione della mia abitazione per una irregolarità e per difendere un vs paesano il quale ha poi pensato bene di spaccarmi la testa e mandarmi in ospedale.
Le ricordo sig Sindaco che uno dei suoi predecessori illuminati che ma mia è una casa in legno e che nell’immediato post sisma vi erano 2 gruppi familiari a carico per non avere agibilità nelle case Aquilane e malgrado ciò nel bel mezzo del cratere nascevano come funghi casette abusive dappertutto (tutt’oggi intoccabili ).

VOI avete perseguito una causa omertosa che ha portato me davanti alla giustizia e pagare le mie colpe di abuso edilizio x appena 40 cm e al mio ENERGUMENO vicino ad essere condannato ad una anno con l’accusa di tentato omicidio e salvo perché ultra ottantenne.

Quanto vale il fatto allucinante che MIO FIGLIO NON voglia più venire a Scoppito dopo i fatti accaduti a suo padre che se lo ritrova in ospedale con la testa aperta ???

Quanto vale ? chi me lo riporta mio figlio a casa sua senza che abbia paura che qualcosa possa accadere dal nulla ?

E’ questa l’accoglienza che date agli stranieri ????

Conosco molte brave persone in paese che non si identificano minimamente ai pensieri come quelli di sua moglie e tanti altri.

Sindaco Giusti non finisce qua ! NOI attendiamo le sue SCUSE PUBBLICHE .
Dei danni alle autovetture poco importa , quelle le verranno addebitate in altra sede.

Cordiali Saluti e baciamo le mani.

3 famiglie Aquilane straniere a Scoppito.

SERGIO CIARROCCA


La replica della Sig.ra Capulli:

CHIARIMENTI SULL’INCIDENTE A SCOPPITO

Dopo aver letto la lettera di Sergio Ciarrocca pubblicata sulla vostra pagina mi vedo costretta a fare alcune precisazioni viste le offese pesanti ricevute. Ieri mattina come tanti abitanti della frazione di Scoppito sono rimasta anch’io per strada nei pressi del campo comunale viste le condizioni difficilissime del manto stradale. Mentre mi accingevo a tornare a casa a piedi per l’unica strada che porta presso la mia abitazione mi sono imbattuta nell’incidente in questione, non era certamente mia intenzione fermarmi o innescare polemiche inutili, ma sono stata chiamata da una signora coinvolta nel sinistro che non conosco che evidentemente mi ha riconosciuto urlando se ero la moglie del sindaco.

Dopo aver inutilmente cercato di spiegare le ragioni del ritardo nell’intervento dei mezzi ho risposto alle critiche verso mio marito e alle espressioni certamente non edificanti verso il paese ed il comune. Non è mio compito in questa circostanza né difendere il sindaco e l’amministrazione, né difendere il paese dove abito. Vorrei ricordare che anch’io sono aquilana visto che abito a Scoppito da pochi anni. Magari sono aquilana di serie b visto che vengo dalle frazioni ma essendo stata provocata ho semplicemente affermato che nessuno aveva costretto queste persone a scegliere Scoppito.

Voglio solo dire che non ci sto a far passare passare il mio intervento, non certo voluto, per un’aggressione. Per il resto non rispondo per decenza ed educazione alle altre affermazioni contenute nella lettera e nei commenti. Stavo semplicemente tornando a casa e mai mi sarei sognata di essere tirata in ballo in una simile circostanza da persone che non conosco e con cui non ho mai avuto a che fare. Non mi sento di aggiungere altro e credo che visto che questi sono i fatti, a cui tra l’altro hanno assistito numerose persone, ciascuno puo’ trarre le conclusioni che ritiene opportune.

Marina Capulli

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