SISMA MONTEREALE, COMUNE L’AQUILA: LE PROCEDURE PER CHIEDERE UN ALLOGGIO IN CASO DI INAGIBILITA’

 

La Giunta comunale ha approvato stamani la delibera con la quale viene richiesto la dichiarazione dello stato di emergenza e di calamità naturale in seguito al terremoto di ieri. Il provvedimento è stato inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento di Protezione civile nazionale e alla Regione Abruzzo.

Anche in relazione a tale delibera, il Sindaco Massimo Cialente rende noto che tutti i cittadini che ritengono che, in seguito al sisma di ieri, 18 gennaio, la propria abitazione, riparata o ricostruita, abbia riportato danni che la renderebbero non agibile (o che potrebbero comportare rischi per coloro che ci vivono), devono far riferimento prioritariamente ai progettisti e alle ditte di fiducia che hanno progettato ed eseguito gli interventi di riparazione o ricostruzione dell’edificio.

Nel caso di abitazioni classificate A in seguito al sisma del 6 aprile 2009, sulle quali non sono stati effettuati interventi, che hanno riportato danni in seguito al sisma di ieri, in attesa di disposizioni dalla DICOMAC della Protezione civile in merito alla verifica di agibilità, i proprietari devono richiedere i sopralluoghi ai Vigili del Fuoco.

“Tale procedura – ha osservato il Sindaco – si rende necessaria per assicurare ai cittadini residenti all’Aquila la possibilità di usufruire di un alloggio di prima accoglienza nel Progetto Case o in un Map, in caso di comprovata inagibilità della propria abitazione”.

Questa operazione è tesa a garantire esclusivamente la sicurezza delle persone e a ottenere l’assistenza da parte del Comune, e non ai fini del risarcimento del danno.

Il Sindaco ha inoltre confermato che sono in corso i sopralluoghi sulle strutture comunali e ha informato che, in attesa del termine dei controlli, i cimiteri del territorio restano chiusi al pubblico.