GRAN SASSO: DETURPATO IL MONUMENTO AL PASTORE. AIUTATECI A RIMEDIARE

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera e queste foto dal fotografo Paolo Baglioni. Se potete, aiutateci a recuperare i pezzi mancanti.


Ieri è successa una cosa molto bella e rara: durante una camminata in montagna nei pressi di Fonte Vetica, sul Gran Sasso, la mia famiglia ed io abbiamo visitato il Monumento al Pastore.

Qui il 13 Ottobre 1919 il pastore Nunzio di Roio muore con i suoi figlioletti sorpreso da una tormenta. La moglie, nel disperato tentativo di portare loro aiuto impazzisce e muore dal dolore.

Lo scultore Vicentino Michetti ha impresso nel marmo questa tragedia per onorare tutti quelli che hanno trovato la morte in queste montagne.

Nell’osservare le statue, ci siamo subito accorti che erano state malvagiamente mutilate. Quasi la totalità delle sporgenze erano state spezzate.

Lì con noi si è incontrato un amante della montagna, il sig. Alberto, il quale indignato mi ha detto di aspettare che sarebbe andato in macchina a prendere un mastice per il marmo. Detto fatto, ci siamo messi tutti all’opera ed abbiamo riattaccato la mano del bambino, unico pezzo ancora giacente nei pressi delle statue.

È stato un momento di orgoglio e di grande felicità, soprattutto per i miei due figli che si sono resi perfettamente conto della gravità del fatto e dell’importanza di quanto gli stesse accadendo: recuerare una parte di una piccola ma importante opera deturpata da vandali.

La speranza è che i pezzi mancanti siano nelle mani di qualcuno che ha ben pensato di portarli via prima che andassero persi. Così, pubblicando questa notizia, si potrebbe fare lo stesso tipo di intervento per tutti gli altri pezzi mancanti se ritrovati: le due mani della donna, la mano del pastore, la coda e l’orecchio del cane ed il bastone che doveva reggere proprio la mano del bambino oggetto del nostro intervento.

Paolo Baglioni