La Regione Molise rimborsa il 60% del bollo auto, in Abruzzo si aumenta del 10%
«Per motivi vari e più o meno giustificabili non chiesi la sospensione delle tasse. Dopo la conferma della rateizzazione e sconto al 40% sulla restituzione, di cui sono contento, non sarebbe giusto che la misura fosse allargata a tutti gli aventi diritto del cratere? Andrebbe bene anche un restituzione dilazionata, molto utile in questo periodo di crisi economica»
E’ una delle varie segnalazioni ricevute a seguito dell’approvazione alla camera del maxi-emendamento alla legge di stabilità, che ha confermato la ripresa della riscossione,per le tasse sospese dopo il sisma del 2009, a partire da gennaio 2012, in 120 rate mensili, e con l’ammontare dovuto per ciascun tributo o contributo ridotto al 40%.
Sulle tasse sospese di confusione sicuramente se ne è fatta parecchia, se anche Rainews indicava, in un cartello più volte mandato in onda in questi giorni, che da gennaio 2012 i terremotati avrebbero iniziato a ripagare le tasse, con uno sconto del 40% sulle stesse. Errando sia nel pagamento, già in corso da luglio 2010 nel cratere, sia sull’entità della riduzione, pari al 60%.
L’ordinanza 3780 e la successiva 3873 hanno infatti fissato il periodo di sospensione degli obblighi fiscali dal 6 aprile 2009 al 30 giugno 2010, e vi rientrano fra l’altro il bollo auto e il canone TV, essendo quest’ultimo un’imposta sul possesso o sulla detenzione dell’apparecchio, che deve essere pagato indipendentemente dall’uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive.
Si possono individuare varie tipologie di contribuenti che hanno quindi pagato le tasse relative nel periodo di sospensione, ad esempio:
– chi non ha richiesto, per motivi vari, la sospensione delle stesse al sostituto di imposta, come richiesto dall’ordinanza 3780 all’art.1 comma 3.
– chi ha pagato il bollo auto per le condizioni a dir poco intimidatorie fissate per il pagamento. A gennaio 2011 l’Agenzia delle Entrate, d’intesa con la Regione Abruzzo, aveva formalizzato i termini e le modalità per la restituzione delle tasse automobilistiche Non optando per un unico versamento, da eseguire necessariamente entro il 31 gennaio 2011, pena l’applicazione di sanzioni ed interessi di mora, chi sceglieva la rateizzazione avrebbe iniziato a versare dal mese di luglio la settima rata. Prima della penultima proroga, avvenuta con il decreto milleproroghe di febbraio 2011, è ipotizzabile che molti abbiano pagato con un unico versamento, anche perché, roba da pazzi, diversamente dagli altri tributi la restituzione dalla settima alla sessantesima rata avrebbe previsto il pagamento esclusivamente mediante versamento sul c/c postale n. 1677, con annessi costi.
– chi ha pagato il canone TV perché ne ignorava la vera tipologia fiscale. Sulla confusione fra canone e tributo la Rai fa periodicamente una totale disinformazione.
Dato che nelle varie ordinanze ricorrono anche le magiche paroline “Non si fa luogo al rimborso di quanto già versato”, sembrerebbe proprio che una volta pagato, qualunque sia il motivo, lo stato dica grazie ed ci invii tanti complimenti per la celerità, facendoci ricordare il famoso detto che “A pagare e a morire c’è sempre tempo”.
Eppure, c’è almeno un precedente di cui tener conto e che può insegnare qualcosa.
Dal 21 settembre 2011 sono state avviate in Molise le procedure per il rimborso del 60 per cento della tassa automobilistica regionale ai contribuenti residenti o aventi sede o domicilio al 31 ottobre del 2002 nei comuni colpiti dal sisma. Rimborso effettuato peraltro in contanti.
La Giunta regionale del Molise, in questo caso, facendo propria la legge n. 2 del 2009, con la delibera n. 668 del 16 giugno 2009 aveva esteso il beneficio della sospensione dei tributi nei comuni maggiormente colpiti dal sisma, a partire dal 31 ottobre 2002 fino al 30 giugno 2008, anche alla tassa relativa al bollo auto. La legge n. 2/2009 consentiva ai contribuenti di questi comuni di definire gli adempimenti ed i versamenti tributari sospesi a partire dal 31 ottobre 2002 fino al 30 giugno 2008. Occorre sottolineare che per la tassa automobilistica, non essendo indicata alcuna scadenza per proporre l’istanza, il termine è stato individuato al 31 marzo 2010.
Le opportunità per godere dei benefici della deliberazione regionale in Molise riguardavano le persone residenti o le aziende con sede legale o operativa al 31 ottobre 2002 in uno dei Comuni del cratere sismico, e sono state individuate diverse tipologie di contribuenti:
1. coloro che avevano versato la tassa automobilistica regionale per i periodi d’imposta anno 2003 – 30 giugno 2008, cui si riferisce il rimborso del 60% indicato in precedenza;
2. coloro che non avevano versato la tassa automobilistica regionale per i periodi d’imposta anno 2003 – 30 giugno 2008, che hanno potuto regolarizzare la propria posizione tributaria e quindi procedere al pagamento della tassa automobilistica nella misura del 40%;
3. coloro che hanno versato la tassa automobilistica regionale per alcuni periodi d’imposta e non per altri, cui era richiesto di regolarizzare la propria posizione tributaria.
La Regione Abruzzo non sembra proprio intenzionata a seguire l’esempio del Molise per le tasse automobilistiche, avendo da poco deciso un aumento del bollo auto del 10% per il rientro del debito sanitario.
Dovranno quindi i contribuenti del cratere prevedere eventuali ricorsi per vedersi riconosciuti gli stessi trattamenti fiscali, con i costi e dubbi relativi, o sarà invece la classe politica che si dimostrerà proattiva in tal senso?
Non ci resta che attendere, e prendere nota di eventuali prese di posizione.
di Patrizio Trapasso