C.A.S.E. SASSA: TOLTA TENDA AMICA MA IL NUOVO CENTRO DI COMUNITÀ È ANCORA INAGIBILE

SASSA_Centro_Polifunzionale_CASERiportiamo la testimonianza di un nostro lettore, residente nel progetto C.A.S.E., che ci scrive riguardo i problemi di aggregazione sociale e delle difficoltà che stanno affrontando perchè sia attivato il Centro Polifunzionale che è stato realizzato.


Sono un residente del progetto case di Sassa n.s.i. e sto scrivendo a nome di tutti gli altri residenti.

Come certamente sapete, il nostro comprensorio è uno dei più popolati di tutti i progetti CASE, circa 500 appartamenti per un numero di 1500 abitanti circa.

A differenza di quasi tutti gli altri comprensori, questo è completamente isolato. Nelle vicinanze non c’è nulla e la gente che può, è costretta sistematicamente a prendere la propria automobile.

All’inizio, era stata allestita dalla CARITAS NAZIONALE un tendone (la tenda Amica per capirci) che sarebbe dovuta servire in via provvisoria per centro di aggregazione per i residenti, quindi per le attività ludiche, le riunioni, e anche le attività religiose come la Santa Messa.

Questa tenda c’è stata fino ad Agosto 2012 anche perchè si sapeva sin dall’inizio che la CARITAS aveva ricevuto donazioni anche cospicue per realizzare i cosidetti Centri Polifunzionali in quasi tutti gli agglomerati (a Cese di Preturo ne hanno costruito uno gemello e si trovano alle stesse nostre condizioni).

Come scrivevo, ad Agosto con l’inizio dei lavori di costruzione, è stata smantellata la Tenda Amica con la promessa che almeno per l’inizio dell’inverno, il Centro polifunzionale sarebbe stato consegnato alla comunità.

Solo per la cortesia dei gestori di una Pizzeria nelle vicinanze, si è potuta celebrare la Messa domenicale.

In effetti, all’inizio di dicembre i lavori sono terminati e c’era rimasto solo il problema dei vari allacci (Acqua, Gas, e energia elettrica). Nonostante il nostro impegno ed interessamento, è cominciato uno scaricabarile incredibile tra L’ENEL, la CARITAS Diocesana e la Curia dell’Aquila e la parrocchia di competenza.


C’è da dire che inspiegabilmente per noi, non appena terminata la costruzione del centro, il nostro comprensorio è passato dalle dipendenze della Parrocchia di Coppito a quella di Sassa. Al nostro (iniziale) Parroco che si è battuto come un leone insieme a noi è stato fatto capire molto velatamente che lui non c’entrava più e che quindi doveva farsi i fatti suoi. Doveva solo continuare a celebrare le messe e basta.

Ad oggi, ancora non riusciamo a capire chi deve autorizzare gli allacci e quindi l’agibilità del locale. (l’Enel con un comunicato stampa si è tirata fuori).

A questo punto non sappiamo neanche quale sarà la futura destinazione d’uso del centro.

Almeno, che ci rimontino la tenda, così gli anziani che non hanno l’automobile possano riunirsi anche d’inverno e si possa socializzare un po’, anche perchè le aspettative per rientrare nelle proprie case, come sapete sono molto lunghe.

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