TERREMOTO: A L’AQUILA NON C’E’ UN PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

in_filaL’Aquila, 17 febbraio 2013 – Nel comune Abruzzese si continua imperterriti con misure palliative sulla sicurezza che somigliano piú ad uno scarico di responsabilitá che a misure realmente orientate alla sicurezza dei cittadini.

Lo spaccio di sicurezza consiste in 3 tende (per 50.000 abitanti!) e qualche cartello di indicazione per spogli, disorganizzati e a volte inaccessibili piazzali di “rifugio”.

Questo NON É UN PIANO DI PROTEZIONE CIVILE! Lo sanno bene il Sindaco e l’assessore alla protezione civile che proprio per questo continuano ad affidarsi alla scaramanzia con frasi come “non ce la tiremo” o “speriamo che finisca”.

È la politica degli struzzi ! A L’Aquila i cittadini sono esposti ad un rischio reale!
Le risposte dell’amministrazione continuano ad essere inaccetabili semplicemente perchè inesistenti o farneticanti come il comunicato di oggi di sindaco e assessore: Cialente Riga.

La proposta è che si faccia ció che è ampiamente previsto in tutto il mondo: Esercitazioni, messa in sicurezza degli edifici pericolanti, definizione delle vie di fuga in centro storico e, dove non possibile, chiusura.

In mancanza di questi provvedimenti elementari i diretti responsabili per ogni infortunio saranno Sindaco e Assessore: Cialente e Riga.
Oggi raggiungiamo l’apoteosi dell’improvvisazione: l’assessore Riga dichiara che con tre persone in sole 2 ore ha verificato la sicurezza statica degli edifici del centro!

Con una competenza fulminante Riga ha brevettato un nuovo metodo che dalla caduta di calciacci riesce a determiare la sicurezza di un edificio. Questo innovatuvo metoo di diagnosi verrá subito impiegato a Frosinone e poi a Los Angeles.

La pazienza degli aquilani è allo stremo. È necessario svegliarsi subito perchè, come abbiamo sperimentato, la sicurezza si costruisce prima e non dopo. Per salvaguardare l’incolumitá pubblica che si sta danneggiando con sconcertante perseveranza da 5 anni, dovremo chiedere in consiglio comunale la sfiducia di entrambi: Cialente e Riga.

Non possiamo essere complici di costoro. Si vedrá chi sceglierá di esserlo.

Vincenzo Vittorini
Capogruppo in Consiglio Comunale
L’Aquila che vogliamo